La storia di Kalel, meglio conosciuto come Superman, penso che sia ben nota a tutti. Salvato dai suoi genitori dalla distruzione del pianeta Krypton, sul nostro pianeta acquisisce poteri straordinari grazie alla vicinanza della Terra al Sole e alla composizione della nostra atmosfera .
Un uomo d’acciaio, in grado di volare più veloce della luce, di resistere alle pallottole, di correre ad una  velocità tale da sfuggire all’occhio umano, di sollevare oggetti dalle dimensioni e peso  inimmaginabili. Un Supereroe!

Un uomo invincibile  … con una sola eccezione, con un solo punto debole. La Kryptonite.
La Kryptonite è un minerale presente sul pianeta Krypton, disperso nello spazio dopo la sua distruzione.  Un minerale in grado di mettere in difficoltà il nostro supereroe e di privarlo temporaneamente dei suoi poteri.

Vi starete chiedendo cosa centra la Kryptonite con noi; infin dei conti stiamo parlando di un fumetto, di una storia inventata di sana pianta. D’altronde noi non siamo così invincibili come Superman. Non abbiamo tutta quella sfilza di super poteri. Siamo … profondamente umani. Sigh!

Vero! Ma è altrettanto vero che in noi abbiamo tante potenzialità, tanti poteri, che molto spesso non conosciamo o che non siamo in grado di mettere in azione. Non saremo in grado di volare alla velocità della luce (né a velocità inferiori, per cui per carità non fate strani tentativi), ma se ben ci pensate, siamo in grado anche noi di fare cose eccezionali. E non pensate che non sia vero! Lo sa bene chi è genitore, chi è imprenditore, studente, dipendente …. chiunque. Quante prove difficili ci è toccato superare? Quante volte pensavamo di non farcela? Quante volte stavamo per arrenderci … e invece, diammine, alla fine l’abbiamo avuta vinta. Quante cadute ci è toccato subire e tutte le volte, anche se con difficoltà, ci siamo rialzati! Quante volte ci è toccato, in alcuni casi, “reinventare” la nostra vita e proseguire con una determinazione ancora maggiore? Quante volte siamo giunti in soccorso di persone a noi care e abbiamo riportato il sorriso sulle loro facce?

Siamo anche noi , in modo diverso, dei supereroi, e come Kalel anche noi abbiamo la nostra Kryptonite che ci limita, ci ostacola e impedisce di mettere a frutto i nostri talenti. Nel nostro caso non si tratta di un minerale, né di un oggetto. Il guaio è che la nostra Kryptonite non è al di fuori di noi, è dentro di noi. Sono alcuni stati d’animo in cui a volte ci troviamo e ai quali diamo il potere di “fermarci”. Paura, Incertezza, Dubbi.

“Alt Massimo! Che ci vuoi dire che nella vita non bisogna avere dubbi? Che le paure vanno subito allontanate? Che non bisogna avere alcuna incertezza? Che bisogna ripetersi davanti allo specchio il mantra sono forte – sono forte – sono forte e andare avanti come se nulla fosse?”

No! Sarei un emerito stupido se vi chiedessi un qualcosa del genere!

La paura serve? Certo che serve! La paura ci impedisce a volte di compiere delle grandi sciocchezze. Ci blocca in alcuni casi quando stiamo per compiere qualcosa che potrebbe essere pericoloso e nocivo per noi o per le persone a noi vicine. E l’incertezza, i dubbi? Servono anche loro! Ci fermano nel momento in cui ci sono scelte da compiere e ci impediscono di andare avanti alla cieca.

Allora dov’è il problema? Il problema è quando consentiamo alla paura, alle incertezze e ai dubbi di avvitarsi in un circolo vizioso nel quale rimaniamo invischiati e che ci porta a non decidere, a rimanere bloccati. Rimaniamo bloccati nella sabbie mobili dell’abitudine … e il guaio, per assurdo, è che a volte questo non ci dispiace neanche. Abbiamo l’opportunità di cambiare noi stessi, di migliorarci ma, a volte, non riusciamo a decidere che direzione prendere. Così rimaniamo fermi. In posizioni precarie, sbilenche, cerchiamo di rimanere in equilibrio su di un piede, senza riuscire a poggiare l’altro in avanti per compiere il primo passo.

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E così ci dimentichiamo che anche il non decidere è una decisione, e ci rendiamo “colpevoli di omissione di soccorso” verso noi stessi.

Come uscirne? Non tutte le paure e i dubbi sono infondati. Come fare a riconoscere quelle o quelli giusti?
Come fare a non farci governare dalla paura, ovvero a non aver paura della paura?

Ahimè non ci sono metodi che ci rendono immuni da errori. L’errore è parte del nostro percorso di apprendimento. Non abbiamo il dono dell’infallibilità, né le nostre affermazioni hanno valore di dogmi (altrimenti avremmo tutti quanti la residenza in Piazza San Pietro a Roma).

Quello che possiamo fare è cercare di far lavorare le nostre paure, le nostre incertezze e dubbi per noi. Quando si è davanti ad un bivio e non riuscite a decidere che strada prendere cercate di:

– Ricordare e descrivere l’obiettivo che volete raggiungere e, soprattutto il perché. Quali sono i benefici per voi e per le persone a voi care che intendete conseguire. Se non avete almeno un obiettivo nella vita, qualunque scelta non sarà mai, fino in fondo, una vera scelta, e qualunque direzione prenderete sarà una direzione verso il … boh! Questa prima riflessione vedrete che allontanerà molte “ombre” che non hanno ragione di esistere. L’avere un obiettivo chiaro. di valore e un forte perché che ci spinge a conseguirlo, fungeranno da combustibile nei momenti di maggiore incertezza durante il percorso che ci siamo dati da compiere.

– Descrivere in modo specifico i pro e i contro che possono scaturire dalla scelta che dovete compiere. Scelta che vi deve avvicinare sempre più all’obiettivo che vi siete prefissati. Vi renderete conto che già con questa ulteriore riflessione alcune delle paure o incertezze rimaste inizieranno ad avere contorni sempre più generici e sfuocati. Al tempo stesso riuscirete ad individuare i veri “pro” derivanti dal prendere l’una o l’altra strada.

– Misurare i veri “pro” e i “veri” contro, date loro un “valore”, qualitativo o quantitativo che sia, in considerazione del tipo di scelta che dovete compiere. Chi è un imprenditore questa misurazione sa bene che è parte dell’agire quotidiano. Ma questo vale anche nella vita personale. Vado lontano a cercare lavoro o rimango nell’intorno di casa? Cerco un lavoro da dipendente o divento imprenditore? Acquisto casa o vado in affitto? …. Misurate i “pro” e i “contro”, non siate generici! Con questa terza riflessione riuscirete a scoprire il vero “peso” di ciascuno di essi e la lista si sfoltirà ancora di più.

– Datevi un tempo per decidere. Non fate crescere le ragnatele intorno a voi. C’è un tempo per ogni scelta, che ne siate consapevoli o meno. Meglio essere consapevoli, vero? Una scelta compiuta in ritardo rischia di portare risultati diversi da quelli sperati. Non abbiamo una immotivata fretta, e al tempo stesso non dormiteci eccessivamente su!

– Decidete! Decidete e passate all’azione! E se avete ancora qualche difficoltà a farlo, ritornate con la memoria a quel momento della vostra vita in cui avete “preso il toro per le corna” (vi è capitato, state sicuri che se guardate bene dentro di voi scoprirete che lo avete fatto) e, diammine, fatelo nuovamente ORA!

Nel decidere di decidere non aspettate di avere tutte le certezze di questo mondo. Non aspettate che tutti i semafori siano verdi … partite! L’attesa non giustificata molto probabilmente vi condurrà a dover affrontare ancora nuovi dubbi e incertezze, rimanendo ancora una volta bloccati. Non sperate di avere il pieno controllo di tutto ciò che vi circonda. Il vostro obiettivo è governare la vostra barca, non decidere in che direzione deve spirare il vento!

Ovviamente non vi suggerisco di tenere questo approccio se siete davanti ad un bancone di un supermercato e siete indecisi se prendere del prosciutto cotto o del prosciutto crudo. Nelle scelte importanti ritengo vi possa essere utile.

Quando non decidiamo stiamo delegando inconsapevolmente la nostra scelta a qualcun altro. Possiamo sbagliare nella scelta? Certo. Ma c’è qualcuno tra noi che pensa di fare percorso netto senza neanche inforcare nella vita un paletto (metafora sciistica)? A me personalmente non preoccupa l’errore, ma l’interpretazione che ne do. Alla prossima discesa cercherò di fare meglio e di curvare meglio il mio corpo per evitare il paletto.

Perché prima ho accostato le scelte della vita all’immagine di un bivio? Perché la nostra vita è un percorso da compiere e ogni giorno, anche se non ce ne rendiamo conto, ci troviamo in un punto diverso rispetto al giorno prima. Ci può essere l’illusione di rimanere fermi, in attesa, come ho scritto all’inizio, ma sapete bene che così non è. O decidiamo noi che strada prendere o verremo trascinati in qualche altro luogo, anche senza  accorgercene, da coloro e da ciò che ci circonda.

Determinate i vostri obiettivi e i vostri “forte perché” che vi spingono a raggiungerli. Ponetevi domande. Fate uscire tutte le vostre paure e incertezze … e affrontatele. Misurate gli impatti delle vostre scelte e DECIDETE!

Siate Consapevoli  e Responsabili. E’ questo che vi chiedo e che chiedo a me stesso ogni giorno.

Buona scelta e … buona vita!

Massimo Negro
Consulente di Direzione Aziendale
Business Coach

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